Dalla lettura della circolare Inps n.47/2020 si evince chiaramente che anche le aziende artigiane non iscritte al Fondo di solidarietà di settore (Fsba) hanno il diritto di richiedere il trattamento di integrazione salariale per i propri dipendenti. Si tratta di una interpretazione del tutto coerente con le disposizioni contenute nel Decreto Cura Italia, che contrastano decisamente con la pretesa del Fondo che, per l’accesso all’ammortizzatore sociale, richiede il requisito dell’anzianità contributiva non inferiore a 36 mesi. In questa circostanza, infatti, il Fsba è chiamato ad erogare una prestazione appositamente finanziata dallo Stato per fronteggiare l’emergenza covid-19 e dunque svincolata dai vincoli associativi con le aziende. Diversamente sarebbe se i datori di lavoro artigiani richiedessero al Fondo prestazioni ulteriori rispetto a quella in commento. Le aziende non iscritte, dunque, potranno comunicare espressamente al Fsba che intendono richiedere la prestazione Codiv-19 senza aderire al vincolo associativo. A tal proposito si segnala quanto sostenuto dal Prof. Enzo De Fusco (fonte “Sole 24” ore del 31/03/2020) che ipotizza, per le aziende che su richiesta dell’Ente avessero nel frattempo versato l’importo degli arretrati, la possibilità di chiedere il rimborso delle quote pregresse eventualmente pagate.
Dott. Valerio Pollastrini