L’Inail ha approntato in questi giorni delle Linee Guida rivolte ai ristoratori, contenenti specifiche prescrizioni sulla sicurezza, per evitare, durante la fase transitoria, la diffusione ed il contagio da Covid-19. Si tratta, tuttavia, di un provvedimento che dovrà essere sottoposto al vaglio del Governo, chiamato a tradurre le indicazioni dei tecnici dell’Istituto Assicurativo in un apposito Dpcm.
Per la riapertura dei locali, in sostanza, l’Inail richiede di adottare le opportune cautele in merito alle tre dimensioni di nuovo rischio: 1) prossimità: intesa come distanza minima tra i lavoratori; 2) esposizione: vale a dire la prossimità con soggetti potenzialmente contagiosi; 3) aggregazione: ovvero il possibile impatto dell’attività sugli avventori dei locali e su coloro che ne frequentano le aree limitrofe.
La riorganizzazione degli spazi – ad ogni cliente dovrà essere riservato uno spazio minimo di 4 metri quadri ed ogni tavolo dovrà essere collocato ad una distanza di almeno 2 metri dagli altri, utilizzando, ove necessario, gli spazi esterni, come ad esempio parte del parcheggio privato, attraverso specifiche deroghe ai vincoli comunali sull’occupazione degli spazi pubblici. Nelle raccomandazioni l’Inail invita gli esercenti ad organizzare una turnazione «innovativa» del servizio, che privilegi la prenotazione obbligatoria al fine di evitare possibili assembramenti. Le modalità di servizio a buffet o similari, invece, andranno eliminate.
I dispositivi di sicurezza – Il personale del locale dovrà obbligatoriamente utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuali, quali mascherine, gel disinfettanti e guanti, conformi alle indicazioni rilasciate dalle autorità sanitarie, oltre, naturalmente, al rispetto della rigorosa normativa sull’igiene di ambienti ed alimenti vigente per la ristorazione. Le Linee Guida escludono, invece, la possibilità di sottoporre i clienti alla misurazione della temperatura corporea. Tuttavia, a loro verrà richiesto di indossare la mascherina in tutte le situazioni diverse dalla seduta al tavolo (pagamento alla cassa, spostamenti, oppure l’utilizzo dei servizi igienici).
Distanziatori in plexiglas – nei locali in cui non fosse possibile il rispetto delle prescrizioni suddette dovranno essere approntati sui tavoli degli appositi distanziatori, come le barriere in plexiglas, dal cui utilizzo sarebbero dispensati solo i clienti che attestassero, tramite apposita autodichiarazione, l’appartenenza allo stesso nucleo familiare.
Menù monouso e pagamenti elettronici – Per evitare la trasmissione del virus dovrà essere posta molta attenzione anche nella presentazione degli alimenti, ricorrendo a menù alternativi rispetto a quelli tradizionali. La lista delle pietanze, ad esempio, potrebbe essere trascritta su lavagne oppure resa consultabile attraverso app e siti web, così come si potrebbe presentare il menu del giorno stampato su fogli monouso.
Le modalità di pagamento – I tecnici dell’Inail consigliano pagamenti elettronici con contactless, considerata come forma più sicura, con la possibile installazione di barriere sparatorie alla Cassa.
Ulteriori misure per la sicurezza nella sala – È previsto l’obbligo di installare punti di igienizzazione all’interno della sala opportunamente segnalati a beneficio dei clienti. Giudicata della massima importanza, inoltre, anche l’areazione dei locali, per la quale va favorito il ricambio naturale attraverso porte e finestre, mentre per gli impianti di condizionamento è necessario il rispetto delle specifiche indicazioni contenute nel Rapporto ISS COVID-19 n.5 del 21 aprile 2020.
Questi, in sostanza, i contenuti delle Linee Guida dell’Inail rivolte ai servizi della ristorazione. Ora, come chiarito in premessa, la palla passa al Governo, chiamato a recepire in un atto avente forza di legge il parere dei tecnici.